• “Ma tu perchè non ti fai crescere i baffi e ti metti a fare Freddie Mercury, sei uguale!” disse Franco Zanetti (direttore di Rockol) a Diego Regina. Da qui tutto ha inizio, da qui Diego Regina diventa l’interprete del repertorio dei Queen come frontman dei Regina Queen Tribute, cover band dall’incredibile seguito di pubblico e dall’inequivocabile talento che li condurrà alla finale del programma televisivo Italia’s got talent. Diego, Andrea, Davide e Damiano all’apice del successo e reduci dall’esperienza televisiva soddisfacente, tornano nel loro amato Abruzzo per pianificare le date di un tour fitto di appuntamenti, anche fuori dall’Italia. Lo scenario dentro il quale Diego si muove brilla delle migliori aspettative, una luce tanto forte da poter accecare e così in una maledetta notte di settembre, di rientro da un concerto, la macchina sulla quale viaggia la band esce fuori strada. Tutti illesi tranne Diego che riporta i danni peggiori, trauma cranico e coma, una lenta e dolorosa degenza, un conseguente cambiamento fisico e vocale. L’incidente segna la linea di confine tra un prima e un dopo. L’amore tormentato, l’assuefazione all’alcool, le notti brave diventano un ricordo malinconico e nella sua seconda esistenza Diego si scopre un uomo nuovo, attraversa il buio pesto ma con la grinta e la tenacia da rocker in fondo, mai abbandonate, ritorna ad occupare il posto d’onore nel cuore dei suoi fans. Questa è una storia intensa, fatta di musica e di sogni, forte come le emozioni più vere, potente come il coraggio.
  • É bello sapere che esistono due Abruzzo: quello in Italia e quello sparso nel resto del mondo. Il primo lo conosciamo bene perché é sempre davanti ai nostri occhi, con le sue enormi montagne, ampie spiagge, immensi parchi naturali, paesi e borghi pieni di arte, centri turistici ed eno-gastronomici, oltre che sede di una fauna eccezionale. Il secondo Abruzzo non lo vediamo ma é popolato da tanti abruzzesi quanti ce ne sono in Abruzzo, perché sparsi in tutti i paesi del mondo. Si tratta di affascinanti abruzzesi alcuni dei quali tornano in Abruzzo ogni domenica nelle pagine de Il Messaggero, poi raccolti in un volume come questo che state leggendo. Questo é un libro che vi affascinerá, non importa quale sia la pagina che avete aperto, perché lo si puó leggere anche a partire dalla fine, e si vorrebbe che l'elenco dei personaggi descritti non finisse mai.
  • “L’Africa è un gigantesco animale che non è mai rivolto verso il mare, ma questa volta l’evento fu tale che si dovette ogni scoglio voltare”. Una bambina bianca come l’avorio esce dalle onde e viene ritrovata da un pastore indigeno su una spiaggia. Doman, il saggio re dei Goring-haiqua, la cresce come una figlia, ma una profezia minaccia la prosperità e la pace della tribù ottentotta. Se la principessa Teti tornerà a bagnarsi nell’oceano per i popoli africani inizierà un’era terribile di miseria e guerre. Heitsi-Eibib, leggendario eroe degli ottentotti, farà di tutto per salvare la principessa e sottrarla ai desideri predatori del dio del mare Poseidone. Attingendo dai miti africani ed europei, giocando con il conflitto perenne tra l’Africa e il mare, che culmina con il sanguinoso sbarco dei coloni europei, evocato nell’opera dall’apparizione dell’Olandese Volante, il poeta scrive ispirato da un viaggio in Sudafrica e utilizza l’espediente letterario del “manoscritto ritrovato” per inventare una avventura fantastica alla base della nascita di una delle meraviglie della natura: la penisola del Capo di Buona Speranza.
  • Caro nonno

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    Come è mutato il rapporto tra i nonni ed i nipoti? Valgono ancora le vecchie regole che assegnavano ai nonni il compito di trasferire conoscenze, esperienze e valori oppure oggi i giovani hanno altre fonti di informazioni e dei valori sociali? E i nonni hanno solo il compito di sitting per il dopo la scuola? L’autore ha avuto un nonno che ha saputo trasferirgli molti valori, molte conoscenze ed ha avuto un rapporto positivo con lui e con gli altri nipoti. Dopo molti anni i suoi insegnamenti gli sono tornati alla mente, tutti improvvisamente, perché ora si trova a fare il nonno a tempo pieno. Da ciò nasce la necessità di riannodare i fili della sua esperienza e del suo rapporto con il nonno. Partendo dagli episodi che hanno caratterizzato il loro rapporto, basato su insegnamenti ed esempi concreti, cerca di comprendere come avere lo stesso metodo educativo verso i nipoti. La soluzione viene trovata nell’interpretare i fenomeni con la stessa chiave di lettura che aveva il nonno, non è più solo la conoscenza il fulcro del rapporto tra nonni e nipoti, ma i valori umani e sociali, da quali sembrerebbero esclusi i figli, ma, alla fine il metodo trovato gli viene suggerito proprio dai figli.
  • E’ l’alba, l’odore del pane appena sfornato invade la stanza dove l’Autore sta dormendo ed evoca i ricordi dell’infanzia trascorsa nella casa di famiglia a Giulianova. Nel sogno, si riscopre ragazzo e si trova a rivivere una calda giornata estiva sul porto di Giulianova in compagnia di Roberto, un vecchio marinaio che gli narra storie di un tempo lontano e descrive la dura vita degli uomini e delle donne della vecchia Giulianova, che fa da sfondo a tutte le vicende narrate. Attraverso gli ammonimenti di Roberto si svela la visione della vita dell’Autore, concepita come una stratificazione di esperienze, sentimenti, amori, dolori che si trasferiscono attraverso le generazioni, come fili invisibili che si dipanano da quelle vite, si intrecciano e riannodano, riconsegnandoci la memoria di chi ci ha preceduto. Valori eterni che ci pongono davanti al mistero della vita e della morte che è, e sempre sarà, anche il mistero insolubile dell’Uomo. Il risveglio riporta l’Autore alla realtà difficile e dura di una vita che è ormai trascorsa e ha portato con sé gioie, ma anche lutto e solitudine. L’amore supera il tempo, il dolore diviene un compagno di vita. E’ questo il messaggio di speranza che discende dalla consapevolezza di non essere mai veramente soli. In noi è vivo chi ci ha preceduto nel cammino della vita e questo ci dona la pace dell’anima se, nonostante tutto, si rimane ancora un “Pescatore di sogni”.
  • Massimiliano, trentino d’adozione, è un geologo appassionato di montagne da poco andato in pensione. Separato e con un figlio che vive in Spagna da diversi anni, è rimasto praticamente solo e deve rifarsi una vita. Porta con sé però un grave dolore: due anni prima un incidente sulla neve gli ha portato via Elena, la sua compagna, l’amore della sua vita. Da allora sembra che per lui non ci sia più alcuna felicità ed è arrivato a fuggire dai monti, e si è chiuso definitivamente in se stesso. La lettura di un libro tuttavia gli ridona la voglia di ricominciare, rispolverando un progetto che aveva in mente di realizzare proprio con Elena: prendere in gestione un rifugio in montagna. Massimiliano si trasferisce quindi in Abruzzo, sua regione natale, per diventare gestore di una piccola baita nel cuore della Majella. Un rifugio con vista mare, di cui anche la sua compagna era innamorata! Da lì prende avvio una nuova vita per lui, una vita da rifugista. Così fra tramonti e bufere, camminate e sciate, con l’alternarsi delle stagioni nel lento scorrere del tempo, Massimiliano riscopre sé stesso. Ma dopo varie vicissitudini e grandi cambiamenti, un evento stravolgerà tutta la sua vita.
  • Stefano è un pianista di successo che, separato dalla moglie, continua a inseguire il sogno di un’ambiziosa opera sinfonica. Una sera, dopo un concerto, la moglie torna a trovarlo, vorrebbe metterlo in guardia, non sa neanche lei da cosa, lo aveva promesso alla madre di lui prima che morisse. Un evento tragico giunge così a sconvolgere la vita di Stefano che, in preda allo sconforto, nonostante l’assistenza della ex moglie, non riesce a reagire, e si lascia andare sempre di più. Intanto una misteriosa presenza comincia a incombere sulle loro vite, forse l’anima di un compositore amico di famiglia, dalla cui figura Stefano è ossessionato. Nonostante tutto, alla fine, la salvezza potrebbe giungere dalla musica stessa, quando tutti i nodi dell’intricata vicenda cominceranno a sciogliersi.
  • Marino Valentini esce fuori dagli schemi usuali di saggistica e, attraverso un personalissimo approccio descrittivo, riporta la storia di Chieti analizzando taluni fatti realmente accaduti e talaltri personaggi realmente vissuti che hanno in comune la caratteristica di essere poco conosciuti ai più, se non del tutto ignoti. Cinquanta capitoli corrispondenti ad altrettanti eventi che hanno in Chieti e il suo territorio, il comune denominatore e che vengono narrati in un taglio espositivo quasi giornalistico. Le storie riportate sul libro, parafrasando un best seller, potrebbero essere idealmente rappresentate come cinquanta sfumature di teatinità, a testimonianza dell’amore per la città di Chieti, che i capitoli del volume sprigionano e che interpretano il non celato sentimento dell’autore per la sua terra.
  • Cara Nic... il fenomeno della violenza sulle donne è ancora in gran parte ignoto e nascosto perché il più delle volte non denunciato dalle vittime... ed è solo per cause esterne che può venire a galla... cambiare mentalità, modi di pensare, atteggiamenti e retaggi così perversi e crudeli è opera ardua, ma voglio con tutta me stessa metterti in guardia affinché tu possa vivere felice da donna libera, fiera di fare le tue scelte senza condizionamenti, di non accontentarti di chiunque ma di innamorarti di un uomo che ti rispetti sempre e che sappia apprezzarti per quello che sei. La vita non è quella delle favole e difficilmente incontrerai il principe azzurro a meno che non sia carnevale, ma la vita è bella e degna di essere vissuta al massimo senza mai arrendersi perché non sempre tutto è quel che sembra e che ogni cosa prima di giudicarla va vissuta. Ci sono poi cose che mi auguro tu viva, altre che tu possa solo conoscerle ed infine alcune che spero non vivrai mai. Adesso non imbronciarti per favore ed ascoltami come solo tu sai fare, perché è di queste ultime che ti voglio parlare.
  • Tra ottobre 2019 e marzo 2020 Claudio Di Scanno accetta l’invito della Associazione Teatrale Pretalucente di realizzare a Gessopalena, un piccolo centro di circa 1300 abitanti in provincia di Chieti, un progetto di laboratorio che sia orientato alla realizzazione di uno spettacolo e che coinvolga, oltre agli attori della associazione, diversi cittadini del paese desiderosi di una esperienza teatrale. Motivato dal ricordo delle esperienze di regia della sacra rappresentazione della passione, evento tradizionale che a Gessopalena ha una storia di oltre 50 anni, maturate nel 2012 e nel 2018, e soprattutto dalle relazioni umane innescatesi con gli abitanti, il regista abruzzese decide di accettare l’invito per la realizzazione di un progetto teatrale con attori non professionisti, alcuni con delle esperienze amatoriali, molti altri privi di una qualsiasi preparazione. La richiesta è precisa: un progetto sulla shoah. Ignaro della grande partecipazione che la proposta avrebbe riscontrato, si conviene che il testo di partenza prescelto sarebbe stato processo a Dio di Stefano Massini. Il processo a Dio di Gessopalena avrebbe visto la luce il 29 febbraio 2020 al teatro comunale “Gennaro Finamore” di Gessopalena e avrebbe stimolato nel regista abruzzese una riflessione sulla esperienza di un “teatro comunitario” capace di riallacciare alcuni fili del suo lungo percorso artistico.
  • In questo tempo, nel quale tutto il mondo si trova in grande difficoltà per la pandemia, l’autrice ha voluto regalare ai bimbi una fiaba di speranza: “Il virus con la corona regale”. Il testo, illustrato da Antonietta Evangelista, racconta l’amicizia di Marcellino con il cagnolino martino. in sogno, i due amici incontrano il Mago Biribò. dopo un lungo viaggio con i virus buoni, arrivano in cielo, dove ritrovano i nonni felici.
  • La più incantevole e desiderabile di tutte le creature che abitano il firmamento porta il nome di una stella, anzi di due: è Mesarthim l’Arietide, musicista e cantastorie. Non ha sesso né età, esiste da sempre, si sposta incessantemente da un pianeta all’altro girando per le corti e per le piazze aliene senza fermarsi mai troppo a lungo nello stesso luogo. D’aspetto magnifico e di talento eccelso, ma dal carattere altezzoso e vendicativo, con la sua musica è capace di sedurre genti d’ogni dove, di commuovere tiranni capricciosi, di punire sfrontati detrattori e liberare civiltà oppresse. Ma più di tutto è la nostalgia di una casa mai vista che l'induce a rimettersi in viaggio nel perenne desiderio di trovarsi altrove, alla ricerca di un posto al quale finalmente appartenere – una ricerca che Mesarthim porterà avanti con testardaggine, a qualsiasi prezzo.
  • Volete venire in giro per il mondo insieme a me? Scopriremo posti meravigliosi e i loro abitanti. Prenderemo aerei, navi, treni, ogni tipo di mezzo, comprese le nostre zampette. Vi va di camminare un pochino? Ne varrà sicuramente la pena! Percorreremo i continenti in lungo e in largo, alla scoperta delle più grandi città del mondo, ma anche di quei posticini nascosti, che custodiscono la loro bellezza lontano dalla confusione delle grandi metropoli. Andiamo, non perdiamo altro tempo, il viaggio è lungo!
  • Solo grazie

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    Dal 5 aprile 2014 una gioia grande invade il mio cuore e quello dei miei familiari. Una gioia che mi incita a percorrere la strada indicatami da don Danilo Belotti, ossia quella di mettere su carta, per quanto è possibile, gli eventi che stanno “rinnovando” la mia vita. Voglio urlare al mondo la mia gioia. Il 5 aprile 2014 ho visto mio figlio Evan volare nel Cielo e raggiungere il Paradiso. Non sono una scrittrice, sono solo una mamma che attraverso queste righe vuole raccontare un’esperienza meravigliosa di cui Dio le ha fatto dono. [...] Questo testo si presenta come un insieme di ricordi, testimonianze, episodi, poesie, frasi, segni e simboli, un insieme di pezzi che compongono la storia mia e di Evan.
  • Una madre, una figlia. Un destino segnato. Un sogno infranto che riprende vita dopo molti anni per realizzarsi finalmente con un abito nuovo. Lo sport, la ginnastica ritmica nello specifico, come mezzo per affinare la resilienza, qualità che poi si rivela preziosa in ogni campo. Una grande amicizia e un mistero che tormenterà Rosa per ben ventitré anni. “A ritmo di cuore”, il segreto che la protagonista possiede per eseguire al meglio i propri esercizi, l’unico modo che ha l’uomo per percorrere la vita assaporandola fino in fondo.
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