• La consueta leggerezza di una tranquilla estate cilentana viene offuscata dal ritrovamento sulla spiaggia del corpo senza vita di un giovane uomo. Un omicidio inspiegabile e oscuro, reso ancor più inesplicabile dalla penuria di indizi, primo fra tutti l’identità ignota della vittima. Inizia così la prima indagine del vicequestore Gabriele Pasini, poliziotto intuitivo e perspicace, dotato di un grande senso del dovere e segnato da esperienze forti e devastanti dalle quali non si è mai del tutto ripreso. Incubi notturni animano i suoi sogni, fantasmi tremendi si agitano nella sua mente alterata e fiaccata dalle vicende del passato, mostri che il mite e professionale dottore Giuseppe Guerra, suo amico e psichiatra, cerca di aiutarlo a superare. Di poche parole, coriaceo e tenero al tempo stesso, il vicequestore di Vallodiano è anche estremamente sensibile al fascino femminile. Il gentil sesso, d’altro canto, è attratto dal senso di sicurezza che Pasini sa infondere: Amelia, giovane e testarda, Monica, seducente e irresistibile, la collega Valeria, la misteriosa e indimenticabile Sophie... Quale sarà la donna che saprà fare breccia nel cuore impavido e passionale, ma sentimentalmente volubile, del vicequestore? Tra scoperte, rivelazioni, tracce e una serie di colpi di scena, il caso dell’uomo assassinato sulla spiaggia diventa più di un semplice delitto da risolvere, intrecciando e ricongiungendo vite, storie, ricordi, e coinvolgendo in prima persona lo stesso Pasini, in un denso e serrato percorso di ricerca mai scontato e dalla conclusione originale e inattesa. Una cosa è certa: i personaggi che l’autrice mette in campo sono emanazione dei tanti volti di un’umanità fragile e smarrita, scheggiata dal dolore. Nessuno scampa alla vita e a tutto ciò che di bello e di brutto essa porta con sé. I protagonisti di Profumo di lavanda sono, dunque, uomini e donne in cui convivono luci ed ombre, bene e male, forza e debolezza, a sottolineare come ogni individuo sia un essere enigmatico e duplice, che cela in sé sofferenza e infelicità, al di là dell’apparente normalità quotidiana. E anche l’assassino, in fondo, non sfugge a questa regola: per questo a lui va, se non il perdono, almeno l’umana pietà del consesso civile.
  • Dall’atmosfera solare e salmastra di Napoli ai paesaggi montani del Trentino: questo il percorso geografico nel quale si snodano gli avvenimenti di Tante piccole bugie. Anna e Fara, amiche per la pelle dai banchi del liceo, appena finita l’università vengono contattate da un’azienda di Renon. Abbandonano così le sicurezze e gli affetti familiari per trasferirsi al nord. Il loro ingresso nel mondo del lavoro e nel nuovo paese è accompagnato dall’inevitabile bagaglio di speranze e di incertezze, di esperienze e di incontri, che la vita porta con sé. Come riconoscere, allora, gli amici dai nemici? I sentimenti veri e quelli fasulli? Potrà la verità prevalere sulla menzogna, sulle tante piccole e grandi bugie disseminate ora in buona ora in cattiva fede? Un’inspiegabile sparizione tingerà di giallo e di mistero la trama, rivelando infine, in maniera inequivocabile, la linea sottile, ma netta, che divide l’essere dall’apparire. Occorrerà un animo davvero coraggioso e tenace per combattere contro la falsità e la corruzione, per fare luce su una realtà marcia e spietata.
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