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Dora, ormai anziana, ricostruisce la memoria della propria famiglia, dalla quale è stata allontanata bambina, unendo i propri ricordi con quelli di una amica della fanciullezza, ritrovata dopo anni di separazione. Narrando e ricostruendo, sono cancellati i luoghi comuni, e affiora la propria diversità e non ciò che avrebbero dovuto essere la sua vita, il sentire e il comportarsi suo nonché delle sorelle, delle cugine, della madre all’inizio del Novecento. Dora ricostruisce, con la narrazione, gli ardori, le passioni, i tabù infranti, i conformismi rigettati, gli scandali e comprende di essere parte di un mondo femminile che con determinazione e volontà è riuscito a stare in equilibrio tra i modelli sociali imposti e le proprie scelte. Donne che hanno fatto sentire la loro voce, tenue ma ferma, e imposto le loro identità, anche dirompenti, senza scomporsi né rassegnarsi.