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Trascurabili tracce di vita è un romanzo breve che mescola vicende di vari personaggi coinvolti in un terribile incidente stradale a Selva Adriatica, una fantomatica città del centro Italia. Sono vite a perdere, spesso drammatiche, o meglio, come recita il titolo del libro, sono trascurabili tracce di vita che compongono un affresco crudo, ma al tempo stesso surreale e delirante, della difficoltà dell’esistenza nella società attuale. Sono L’ambiguità, la doppiezza del comportamento, la violenza psicologica a dominare sotterraneamente ogni azione dei vari protagonisti. È spesso la musica pop anni 70 e 80 a trascinare ciascuno in mondi paralleli strani e inquietanti, per compensare le carenze affettive di ogni protagonista o per rendere più accettabili le proprie insoddisfazioni. Lucarini ci fa annegare nel suo universo tragicomico, atroce e surreale al tempo stesso, facendoci spesso perdere riferimenti spazio temporali certi.