L’alfiere è un pezzo del gioco degli scacchi che, a differenza del cavallo (vds. “La mossa del cavallo” di Andrea Camilleri), è incapace di mosse a sorpresa (e geniali), ma risulta piuttosto mobile, caratteristica non infrequente tra gli investigatori poco accomodanti. Il nostro appartenente a tale pur rispettabile categoria viene “spostato” dal giocatore dove più gli fa comodo, da un lato all’altro della scacchiera (dello scacchiere bellico del secondo conflitto mondiale) in un biz; disturbava forse gli intrallazzi del potente di turno? Qualcuno ha già conosciuto il mag. Ovidio Cioni della RGdF? Ha fatto carriera, non molta in verità, ma qualche amicizia importante può vantarla; nel complicato mondo dei militari, della polizia e delle spie in cui si trova ad operare può essere essenziale; consegue così un importante risultato, per niente scontato… sopravvive.